lunedì 10 gennaio 2011

Come possiamo vincere le tentazioni?


Se le tentazioni riescono a turbarci e a scoraggiarsi, ciò potrebbe indicare che non sappiamo reagire correttamente di fronte ad esse. Quando attraversiamo un periodo di tentazione e di aridità spirituale, diventiamo più facilmente impazienti, irascibili o di cattivo umore. Comprendiamo che non è sempre facile conservare la dolcezza e la serenità di un cuore salesiano in mezzo a quelle perturbazioni!
Ecco piuttosto una lezioncina di apicoltura che sarà certamente molto utile per l’arricchimento della nostra vita spirituale:
Il 26 agosto 1606 san Francesco di Sales, andando a visitare la chiesa di san Giovanni di  Tolomé (in Savoia), si sentì stanco e si fermò presso a una fontana con i suoi compagni di viaggio. Mentre raccontava loro l’incontro di Gesù con la samaritana al pozzo di Giacobbe, uno sciame di api lo circondò e gli avvolse la testa, le guance e le spalle; egli, però, rimase immobile. La sua gente avrebbe certamente allontanato quelle bestioline se un vecchio contadino non fosse intervenuto con questa raccomandazione: «Monsignore, non muovetevi e non cacciatele via. Di tanto in tanto dite qualche parola perché sappiano che non sono nel loro silenzioso alveare: vedrete, presto vi lasceranno in pace». Il vescovo seguì questo saggio consiglio e così evitò di farsi pungere dallo sciame di api. Non potrebbe essere che da quel giorno Francesco sia divenuto amico delle api fino a citarle come esempio negli scritti e nelle sue prediche? 
Il santo vescovo, dopo aver raccontato questa memorabile esperienza alla baronessa di Chantal, trae questo bell’insegnamento:
Credetemi: non abbiate paura delle tentazioni; non toccatele, ed esse non vi nuoceranno. Passate oltre, e non perdete tempo per esse. Le care api, alle quali il monsignore era particolarmente affezionato, pungono, effettivamente, se sono provocate o irritate da un qualche movimento brusco, mentre si allontanano se rimaniamo immobili e se le ignoriamo. Più vogliamo cacciarle, più esse persistono nel darci fastidio, diventando anche più aggressive e cattive. Non disturbiamole, dunque, rimaniamo sempre padroni di noi stessi e pazienti, se non vogliamo rischiare qualche dolorosa puntura!

Padre Gilles in San Francesco di Sales e il diavolo, San Paolo, Milano 2010, pp. 57-58. 

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