domenica 21 novembre 2010

Parabola dei due monaci zen che attraversavano un fiume


Due monaci zen si accingevano ad attraversare a guado un fiume. Li raggiunse una bella ragazza: anche lei doveva passare sull’altra riva, ma la violenza della corrente la spaventava. Uno dei monaci se la caricò sulle spalle e la depose sulla sponda opposta. Il suo compagno non aveva aperto bocca. Stava per esplodere: un monaco buddhista non era autorizzato a toccare una donna, ed ecco che questo ne portava una sulle spalle!
Due ore più tardi, arrivando in vista del monastero, il monaco puritano annunciò: «Vado ad informare il maestro di quello che è successo. Quello che hai fatto è proibito».
Il monaco soccorrevole si stupì: «Di che cosa parli? Che cos’è che è proibito?».
«Hai dimenticato quello che hai fatto? — s’indignò l’altro —. Hai portato una bella ragazza sulle spalle!».
«Ah, sì, certo — si ricordò il primo ridendo — E un bel pezzo che io l’ho lasciata sulla riva del fiume. Ma tu, la porti ancora?».
Apologo buddhista
Vernette J., Parabole d'Oriente & d'Occidente, EMP, Padova 1995, p. 183.


Si può lasciare un commento

Nessun commento:

Posta un commento