martedì 19 ottobre 2010

Vita spirituale

In questa rubrica troverete alcuni testi destinati a nutrire la vostra vita spirituale. La ricchezza e la varietà di questi testi parleranno alla vostra anima come parlano alla mia quando mi rivolgo a Dio nella preghiera personale. Condivido con voi queste perle preziose che possono rendere “spirituale” l’anima, pure quella più pesante o impacciata nelle cose del mondo. La vita spirituale non è riservata a consacrati o anime dotate di doni particolari: è alla portata di ognuno di noi, a condizione di entrare fiduciosamente in dialogo con Dio. Lasciamoci condurre da Lui sulla via dell'amore e dimostriamoGli la gioia che procura la Sua amicizia in noi.
Con fede, umiltà e perseveranza riusciremo a pregare con gioia e con fervore: offriamoGli, dunque, un cuore che sappia ascoltare!
Questi testi spirituali ci aiutino e ci guidino alla contemplazione di Dio!

San Francesco di Sales

                        
                        Statua di san Francesco di Sales, monastero della Visitazione Pargi - Vaugirard

Francesco di Sales nacque al Castello di Sales, in Savoia, nel 1567 e morì a Lione nel 1622. Iniziò la sua formazione scolastica ad Annecy, poi studiò lettere e filosofia a Parigi (1582-1588) e diritto a Padova (1588-1591).
Aveva appena intrapreso la carriera forense a Chambery (1592), quando la nomina a prevosto del capitolo della cattedrale di Ginevra lo convinse ad abbracciare lo stato sacerdotale nel 1593. Da questa data fino al 1598, si impegnò energicamente e con bontà a riportare il cattolicesimo nel Chiablese, occupato da calvinisti. Nel 1599 fu nominato coadiutore del vescovo di Ginevra, al quale succedette nel 1602. Essendo Ginevra in mano ai calvinisti, trascorse i vent’anni di ministero episcopale ad Annecy. In tale ufficio svolse una vasta azione pastorale a favore del clero e dei fedeli: istituì la confraternita della dottrina cristiana per la catechesi del popolo; aprì l’Accademia Florimontana per la formazione religiosa degli intellettuali. Con Giovanna Francesca de Chantal fondò nel 1610 in Annecy l’Ordine della Visitazione di Nostra Signora, cui assegnò la regola di sant’Agostino. Approvato dal papa nel 1618, alla morte del Santo l’Ordine contava già tredici monasteri.
Molteplici sono gli scritti lasciati da san Francesco di Sales: opere, lettere, conferenze spirituali, conversazioni, sermoni e discorsi. Tra quelli, evidenziamo i più popolari:
- Le Controversie (1672). In quest’opera venne esposta brillantemente la dottrina cattolica ai calvinisti.
- L’Introduzione alla vita devota o Filotea (1609). Si tratta di un vero e proprio manuale di vita spirituale destinato alle presone che conducono una vita attiva nel mondo. Questo scritto, infatti, non è altro che un’iniziazione, un’educazione all’amore e una crescita nell’amore.
- Il Trattato dell’amor di Dio o Teotimo (1616). Sviluppa vari argomenti spirituali quali la natura, i fini e le proprietà dell’amor di Dio. Dopo aver parlato della preghiera, il santo sottolinea particolarmente l’importanza della conformità alla volontà di Dio.
San Francesco di Sales tiene in gran conto il cuore degli uomini che egli conosce bene: sia il proprio, sia quello delle persone che condurrà sul cammino della vita spirituale. Molte sue osservazioni, per esempio nelle pagine sull’inquietudine o la tristezza, sono totalmente fondate, talmente dettagliate anche, che tutto il Seicento ne trarrà ispirazione: soprattutto gli scrittori religiosi, è naturale, ma anche i romanzieri, i moralisti, persino Molière. Prova ne sia il fatto che, a proposito del vero cristianesimo, quest’ultimo nel Tartufo farà dire al saggio Cleante parole prese in prestito dal santo vescovo di Ginevra.
Papa Alessandro VII firmò il decreto di beatificazione il 28 dicembre 1661 e canonizzò Francesco di Sales il 19 aprile 1665. Il calendario liturgico della Chiesa universale ha fissato la sua memoria obbligatoria in data 24 gennaio per ricordare il giorno della  traslazione delle sue spoglie nella terra nativa, ad Annecy (24 gennaio 1622).
Il suo cuore (di carne) offerto al monastero della Visitazione di Lione, fu portato a Venezia durante la rivoluzione francese e ora si trova alla Visitazione di Treviso.
Il sommo Pontefice Pio IX lo proclamò nel 1877 “Dottore della Chiesa universale” e Pio XI, nel 1923, “Patrono di tutti gli scrittori e giornalisti cattolici”.
È detto il Santo dell’amabilità e dell’ottimismo.
San Francesco di Sales è venerato in quanto patrono di giornalisti, autori, scrittori e sordomuti.

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